La riserva della biosfera Collemeluccio-Montedimezzo
Pur facendo parte della stessa riserva, Collemeluccio e Montedimezzo sono due nuclei separati che distano tra loro meno di venti chilometri e, per quanto riguarda la vegetazione arborea sono ben diversi, perché uno è caratterizzato da resinose (abete bianco) e l’altro da latifoglie (cerro e faggio). sono stati fusi nel 1975 in una unica riserva della biosfera perché entrambi sono ecosistemi forestali seminaturali di particolare interesse sia per le scienze naturali che per quelle umane e ambientali e rappresentativi dei problemi socio-economici ed agro-silvo-pastorali che caratterizzano le zone interne dell’Appennino centrale e meridionale. Entrambi i nuclei forestali sono facilmente accessibili e fruibili da strade pubbliche provinciali e dal tratturo Celano-Foggia, a cui sono frontisti e attraverso il quale sono direttamente collegati percorrendo Km. 15 circa.
Dove si trova
Il nucleo di Montedimezzo è ubicato nell’Alto Molise, in Comune di Vastogirardi (IS) e dista una ventina di chilometri dalla foresta di Collemeluccio. Si raggiunge da Isernia percorrendo la strada a scorrimento veloce Trignina fino allo svincolo di Pescolanciano (IS). Da qui, si prosegue sulla strada statale 86 Histonia fino a Carovilli, e poi sulla strada provinciale Carovillense, con la quale la foresta confina, per raggiungere Vastogirardi e San Pietro Avellana, notevoli centri turistici dell’alto molise.
Caratteri fisici
La foresta demaniale di Montedimezzo, riserva MAB, geograficamente e amministrativamente distinta da quelle di Feudozzo e Pennataro,è da queste diversa anche per i caratteri strutturali con una superficie di 291 ettari ed una forma irregolare, si estende su versanti prevalentemente esposti a nord-ovest, a quote comprese tra i 921 ed i 1.284 metri. Il clima è un poco umido e più freddo di Collemeluccio ed il terreno, argilloso nella parte medio-bassa, è calcareo compatto alle quote più elevate. Le sorgenti perenni della Conserva (o dei Monaci) e del Salice sopperiscono alle necessità idriche delle abitazioni demaniali, dei visitatori e degli animali al pascolo.

IL TRATTURO CELANO-FOGGIA ( testo a cura di Marco Viti del Club Alpino Italiano sezione di Isernia )

Il Tratturo Celano-Foggia, lungo 207 km, è uno dei quattro assi portanti di una estesa rete di “strade erbose”, utilizzate fin dall’antichità per il trasferimento di greggi e mandrie dai pascoli montani dell’Abruzzo a quelli pianeggianti Tavoliere delle Puglie, passando per il Molise. Larghi 60 passi, ossia m. 111,60 (molto più di un’autostrada!), i tratturi costituivano la viabilità maggiore, sviluppando una lunghezza complessiva di km. 1360. Essi erano attrezzati con delle aree di servizio (riposi o giacci), estese dai 3 ai 56 ettari ciascuna, situate in luoghi pianeggianti e ricchi d’acqua dove spesso sorgeva una piccola chiesa per poter soddisfare, oltre che le esigenze fisiche, anche quelle spirituali di pastori e pellegrini. L’affascinante sistema viario dei tratturi era completato da tratturelli e bracci, vie secondarie di più modeste dimensioni e con compiti prevalentemente di raccordo capillare tra le grandi arterie e la più minuta realtà del territorio.La transumanza fu regolamentata, in maniera più dettagliata, dalla prammatica del 1447 emanata da Alfonso I d’Aragona quando, col compito precipuo della riscossione di tributi, fu istituita la “Dogana della Mena delle pecore in Puglia” con sede a Lucera prima e a Foggia poi. L’ordinamento della dogana imponeva differenti periodi per la migrazione del bestiame: entro i primi di maggio doveva avvenire lo spostamento verso l’Appennino di tutte le specie di animali; il ritorno in Puglia, invece, era diversificato: le pecore e le capre dovevano ridiscendere entro la fine di settembre, i tori e le vacche entro dicembre.

 

IL PROGRAMMA GIORNALIERO

1° giorno

Raggruppamento presso la Scuola e partenza in pullman
Arrivo presso l’albergo e inquadramento territoriale
Visita alla Tenuta di Feudozzo
Sistemazione nelle stanze
Attività di laboratorio
Cena e animazione serale
Buonanotte
2° giorno

Colazione e introduzione all’ escursione
Visita della riserva della biosfera Collemeluccio-Montedimezzo
Pranzo al sacco
Rientro a Feudozzo e Visita del caseificio
Attività di laboratorio
Ritorno a Scuola