Castel Porziano è la ventinovesima zona di Roma, interamente adibita a riserva naturale nella quale si estende la tenuta presidenziale di Castelporziano.
La Tenuta di Castelporziano nasce come riserva di caccia e riserva agricola, (dal 1977 è vietata la caccia).
Nel 1985 è stata annessa l’area di Capocotta in modo da salvaguardare la zona dalla speculazione.
Nel 1999 è stata riconosciuta come Riserva Naturale dello Stato.
La Tenuta copre una superficie di circa 5.900 ettari e dista 24 chilometri da Roma. Si estende fino al litorale ed è delimitata in parte dalla Via Cristoforo Colombo e dalla strada statale Pontina, in parte dalla strada statale che da Ostia conduce ad Anzio.
Il territorio della Tenuta risulta abitato dall’ uomo fin dall’ età preistorica, come testimoniano ritrovamenti rinvenuti, a suo tempo, nel corso dei lavori effettuati per l’apertura della Via Cristoforo Colombo.
Alla grande varietà della spontanea vegetazione, con numerosi antichi querceti e sughereti, corrisponde un’analoga ricchezza di specie faunistiche. Numerosa è la popolazione di cinghiali e daini, insieme con famiglie di caprioli e più modesti nuclei di cervi. L’ambiente della Tenuta offre anche un ottimo rifugio a varie specie di uccelli, sia stanziali sia migratori. Si effettuano, periodicamente, catture di uccelli migratori per la rilevazione dei dati e le operazioni di inanellamento, nell’ambito del progetto internazionale Euring. Sono presenti anche piccoli mammiferi quali la volpe, l’istrice, il tasso, la martora, le lepri ed i conigli selvatici.
Di notevole interesse sono le pinete, la più vecchia risale al secolo scorso.
Il sottobosco è composto di piante tipiche della macchia mediterranea (cisto, lentisco, corbezzolo, erica, ginestra, mirto, ginepro, alloro, oleastro, fillirea, rosmarino, smilace, rovo, ecc.).